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Calo degli ingegneri abilitati: 2.836 nuovi ingegneri hanno deciso di iscriversi all’Albo Professionale nel 2023

Calo degli ingegneri abilitati: l’effetto pandemia svanisce, preoccupazioni per il futuro della professione e il ruolo degli ordini professionali

Calo degli ingegneri abilitati: 2.836 nuovi ingegneri hanno deciso di iscriversi all’Albo Professionale nel 2023
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Il rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) rivela un netto calo delle abilitazioni nel 2023, segnale di una normalizzazione rispetto al biennio precedente segnato da procedure d’esame semplificate. I laureati magistrali che hanno conseguito l’abilitazione sono stati 9.279, quasi il 13% in meno rispetto al 2022 e addirittura il 36,5% in meno rispetto al picco del 2021. In quei due anni, molti studenti avevano approfittato dell’opportunità straordinaria di ottenere il titolo con una sola prova orale.

Calo degli ingegneri abilitati: l’effetto pandemia svanisce, preoccupazioni per il futuro della professione e il ruolo degli ordini professionali

  1. 2.836 nuovi ingegneri hanno deciso di iscriversi all’Albo Professionale nel 2023
  2. Ingegneri industriali abilitati
  3. Abilitati e iscritti suddivisi dal punto di vista geografico
  4. Architetti: situazione critica
  5. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo!

La tendenza si inserisce in un quadro di progressivo disinteresse per l’abilitazione. Appena il 29,7% dei laureati magistrali dell’anno accademico precedente ha scelto di sostenere l’Esame di Stato, segnando uno dei tassi più bassi di sempre. Anche per gli ingegneri iunior, il calo è evidente: solo il 3,6% dei laureati triennali ha completato l’iter, una percentuale inferiore alla media degli ultimi anni e vicina ai livelli pre-pandemia, quando nel 2019 si toccò il minimo storico dell’1,9%.

2.836 nuovi ingegneri hanno deciso di iscriversi all’Albo Professionale nel 2023

Nonostante queste cifre preoccupanti, il problema non si limita all’abilitazione. Secondo il CNI, solo 2.836 nuovi ingegneri abilitati hanno deciso di iscriversi all’Albo Professionale nel 2023, portando il totale degli iscritti ad appena 60mila, meno della metà degli oltre 130mila abilitati negli ultimi 13 anni. La libera professione sembra sempre meno attrattiva, complice una maggiore sicurezza lavorativa offerta da aziende e pubblica amministrazione, oltre al ridimensionamento delle opportunità create da bonus edilizi e investimenti del PNRR.

Ingegneri industriali abilitati

Anche il panorama degli ingegneri industriali, che nel 2023 hanno costituito il 51,2% degli abilitati, evidenzia criticità: solo il 14,2% di essi si è iscritto all’Albo. Un cambiamento significativo rispetto agli anni pre-pandemia, quando a dominare erano gli ingegneri civili e ambientali.

Abilitati e iscritti suddivisi dal punto di vista geografico

Dal punto di vista geografico, gli atenei del Sud Italia restano leader per numero di abilitazioni, pur mostrando una lieve flessione a vantaggio delle università del Nord-Ovest. Per gli ingegneri iunior, invece, la leadership resta saldamente in mano agli specialisti in ingegneria civile e ambientale, che rappresentano il 60,4% degli abilitati, seguiti dagli ingegneri industriali (29,9%) e da quelli dell’informazione.

Architetti: situazione critica

Infine, la situazione degli architetti appare altrettanto critica: nel 2023 sono stati abilitati solo 3.132 candidati, segnando il numero più basso dal 2000 e un calo del 21% rispetto al 2022. Il tasso di successo si ferma al 65%, evidenziando le difficoltà che attraversano l’intero comparto tecnico-professionale.

Questo scenario conferma come il mondo delle professioni tecniche si trovi in una fase di transizione, con l’urgenza di ripensare l’intero percorso che collega università, professioni e mercato del lavoro.

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