Gas Fluorurati: pubblicato nuovo schema di Dpr, il parere (ponderato) di Assofrigoristi
Venerdì 16 marzo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di Decreto recante la disciplina per l’adeguamento del nostro Paese alle disposizioni del regolamento (UE) 517/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 sui gas fluorurati a effetto serra.
“Si tratta di un’approvazione arrivata durante le fasi finali della fiera di Milano, e, in qualche modo, ci ha colti di sorpresa” afferma Gianluca De Giovanni, presidente di Assofrigoristi.”A soli 4 anni dall’emanazione del regolamento 517/14, saremo in grado di operare alla pari degli altri Paesi Europei”.
Il phase down e i divieti del regolamento, hanno pesantemente influenzato il mercato negli ultimi due anni, e la fiera stessa ha presentato novità che sono il frutto di quelle politiche: “temi come l’infiammabilità ed i suoi limiti applicativi, la disponibilità dei refrigeranti e la conversione delle macchine a ciclo di compressione di gas di cui ancora non si sa molto son stati al centro di ogni discussione svoltasi in fiera”, ricorda Marco Masini, direttore di Assofrigoristi. “La nostra spinta all’incremento delle competenze e alla loro certificazione volontaria, insieme ad un forte riconoscimento della categoria con iniziative contrattuali specifiche, sarà stato un modo per i frigoristi di farsi valere e di apportare quella spinta di professionalità ad un settore in forte evoluzione”.
Assofrigoristi ha iniziato a predisporre una Guida alla lettura del Decreto che verrà realizzata in collaborazione con CNA per renderla disponibile alla definitiva emanazione a valle della firma del Presidente della Repubblica.
Nello specifico le finalità del Decreto, che si compone di 24 articoli, sono indicate all’articolo 1 e consistono:
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nell’ individuazioni delle autorità competenti di cui al Regolamento (UE) 517/2014;
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nell’individuazione degli organismi di controllo indipendenti competenti per le procedure di verifica dell’accuratezza dei dati di cui al Regolamento (UE) 517/2014;
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nell’implementazione del registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate, istituito con il DPR n. 43/2012;
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nella costituzione e gestione di una banca dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni relative alla vendita di gas fluorurati a effetto serra e delle apparecchiature che contengono tali gas;
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nell’individuazione di sistemi di comunicazione dell’informazioni sulle emissioni di F-gas;
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nella promozione dello sviluppo di regimi di responsabilità del produttore per il recupero, il riciclaggio, la rigenerazione o la distruzione dei gas fluorurati a effetto serra;
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nell’adeguamento del sistema di certificazione istituito con il DPR n. 43/2012.
A tal proposito si ricorda che il Regolamento assegna agli Stati membri il compito di stabilire o adeguare, entro il 1 gennaio 2017, i sistemi di certificazione per le persone fisiche e le imprese coinvolte in una serie di attività tra cui vi rientrano anche l’installazione, assistenza, manutenzione, riparazione o smantellamento di celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero.
In attesa di completare il lavoro sui Regolamenti Tecnici di ACCREDIA che abbiamo inziato a febbraio, e che definiranno le regole per i nuovi certificati, segnaliamo che permane l’obbligo di iscrizione al registro telematico nazionale per le persone fisiche e per le imprese, anche per quelle che non sono sottoposte agli obblighi di certificazione degli articoli in cui lo si richiede. Tra queste imprese vi rientrano anche quelle che svolgono attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione o smantellamento di celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero.
Il nuovo Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate nonché della banca dati Gas fluorurati a effetto serra e apparecchiature contenenti tali gas è affidato alle Camere di Commercio.
Si stabilisce inoltre che ISPRA elaborerà ogni anno una relazione sull’emissione di gas fluorurati a effetto serra sulla base delle informazioni fornite alla Commissione europea dai produttori, importatori, esportatori di F-gas.