Il CNI boccia senza appello le misure per la liquidità del Governo
Come CNI auspichiamo che dopo l’iniziale disorientamento l’intero sistema bancario si muova secondo regole semplici e, soprattutto, uniformi.
“Il numero così alto di richieste di informazioni – ha affermato Armando Zambrano, Presidente CNI – riesce a darci una chiarissima fotografia delle preoccupazioni e delle difficoltà che i professionisti e i progettisti italiani si stanno trovando ad affrontare in questo periodo emergenziale.”
” Ogni giorno – continua Zambrano – arrivano decine, centinaia di richieste da parte di professionisti che chiedono informazioni e aiuti per lavorare, e se si promette un prestito veloce (cosi come ha fatto il Premier Giuseppe Conte) bisogna stare attentissimi a non deludere le aspettative di chi ascolta”.
Aspettative che a sentire i vertici del Consigli Nazionale Ingegneri sono state deluse o per lo meno hanno creato una buona dose di confusione
“Come CNI – ha concluso Zambrano – non possiamo che sperare che in tempi brevi si possa trovare una soluzione condivisa da tutti e con questa avviare una decisa ripresa economica.
Qui di seguito riportiamo alcune delle richieste più comuni recapitate al CNI nel corso delle passate settimane.
Richieste che ci aiutano a comprendere meglio la situazione (disperata ndr) in cui vivono i nostri professionisti.
Tra le richieste più gettonate troviamo l’impossibilità di poter accedere al prestito da parte di chi ha un conto on line; l’estrema difficolta a prendere contatti con le banche; l’incomprensibilità delle commissioni bancaria una tantum; le resistenze nello scoprire a priori il tasso di interesse praticato sulle operazioni di prestito; l’impossibilitò di richiedere un consulto in banca se precedentemente si è scelto di avere un conto alla posta; la sospensione dei prestiti a tasso zero, e cosi via.
Tutte queste richieste non hanno fatto altro aiutare il CNI a comprendere come gli iscritti all’ordine vedano lo strumento del prestito come aiuto essenziale per poter programma la ripresa. Per questo è apparso ancora più incomprensibile la sospensione attuata da inarcassa per quanto riguarda le procedure per la richiesta dei prestiti.