Nuovo codice degli appalti: quali scenari per i costruttori?
La proposta dell’Ance sul nuovo codice degli appalti mira a ridare centralità alla fase esecutiva, all’aggregazione delle stazioni appaltanti e ad una maggiore qualificazione e selezione delle imprese
“È chiara la necessità di mettere mano alla disciplina attuale del codice degli appalti” Parole forti e prive di dubbi quelle espresse dal presidente di Assimpredil Ance, Claudio De Albertis “Sul codice degli appalti bisognerà intervenire non con semplici rimaneggiamenti, ma attraverso un’articolata e profonda revisione, partendo dagli elementi di debolezza e criticità dimostrate”
Il disegno di legge di recepimento delle direttive europee in tema di appalti e concessioni, che ha da poco iniziato al Senato il proprio iter parlamentare, rappresenta secondo i rappresentanti di Assimpredil l’occasione per una razionalizzazione della legislazione in materia.
In arrivo nuovi scenari per i costruttori
“La riforma del codice degli appalti “ ha inoltre affermato De Albertis “deve prestare maggiore attenzione e restituire centralità alla realizzazione dell’opera pubblica: oggi buona parte delle norme sono dedicate alla fase di scelta dell’appaltatore, pochissime alla fase di esecuzione. La legislazione vigente è incentrata prevalentemente sull’attuazione dei principi comunitari in tema di concorrenza, definendo minuziose le procedure di gara ma senza un’articolazione puntuale della fase realizzativa”
Secondo De Albertis inoltre “bisogna rivedere il sistema di qualificazione delle imprese” incapace, secondo Asseimpredil , di valutare seriamente le imprese sotto il profilo della struttura, della patrimonializzazione e della capacità di organizzare i fattori della produzione.
“ L’Amministrazione pubblica deve poter dare rilevanza a requisiti ulteriori, tra i quali quelli reputazionali, per responsabilizzare e controllare l’impresa in fase esecutiva, creando un incentivo da far valere nelle successive gare” conclude De Albertis “ Così le due fasi (selezione e esecuzione) sarebbero messe in una relazione effettiva e virtuosa, oggi purtroppo assente. Per questo come Asseimpredil chiediamo profondo integrazione allo studio del nuovo codice degli appalti”.