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Anticorruzione e trasparenza

Anticorruzione e trasparenza: gli ingegneri hanno spirito costruttivo ma auspicano semplificazione della normativa

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Lotta per la trasparenza e per l’anticorruzione. Su questi temi il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è sempre stato in prima linea. Proprio a loro è stato dedicato un incontro formativo tenutosi nei giorni scorsi a Roma. In particolare, l’evento dedicato all’adeguamento alla normativa trasparenza e anticorruzione si è focalizzato, tra le altre cose, sulla sentenza del TAR del Lazio (n.11391/2015) che sancisce l’applicabilità diretta della normativa stessa agli Ordini Professionali. Altro tema portante l’aggiornamento del PNA 2015-17, emanato dall’Anac, che ha come obiettivo quello di indirizzare e supportare meglio i soggetti obbligati nella redazione del Piano triennale anti-corruzione e trasparenza.

L’incontro, il quarto organizzato dal CNI sul tema, ha rappresentato un importante momento di valutazione dei punti della normativa ancora controversi e ha visto la larga partecipazione (oltre l’80%) dei referenti e dei responsabili in materia degli Ordini territoriali degli ingegneri.

“L’incontro” ha dichiarato Michele Lapenna, Consigliere delegato del CNI all’attuazione della normativa ” ci ha offerto l’occasione per una ricognizione sulle attività poste in essere quest’anno in tema di anticorruzione e trasparenza, finalizzate all’adeguamento del CNI e degli Ordini territoriali alla normativa”.

“Abbiamo condiviso inoltre” ha continuato Lapenna “la strategia che prevede un doppio livello di prevenzione, a livello centrale e territoriale. Particolarmente delicato è perciò il ruolo del Consiglio Nazionale che, oltre a vigilare su se stesso, svolge un ruolo di indirizzo e di chiarimento normativo a beneficio degli Ordini provinciali. Occorre sottolineare, infatti, che questi ultimi sono quasi sempre sotto dimensionati e per questo rispondono con difficoltà ad una normativa che è stata concepita per le realtà di medie e grandi dimensioni”.

“A questo proposito” ha poi concluso Lapenna “nel confermare il nostro approccio totalmente costruttivo alla materia, devo anche dire che auspichiamo che con l’art.7 della Legge Madia sulla semplificazione si riuscirà a rendere più semplice la normativa su anti-corruzione e trasparenza, in modo che possa essere assimilata più facilmente anche dalle piccole realtà sparse per il territorio nazionale”.

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