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Attualità

L’acquisizione e il restauro dell’antico torchio di Barbengo

Il progetto di restauro dell'antico torchio di Barbengo: la conservazione dell'antica struttura permetterà di rafforzare l'identità del nucleo in cui è inserita.

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Il Municipio di Barbengo in Svizzera ha licenziato all’attenzione del Consiglio comunale un messaggio con la richiesta di un credito di 302.000 franchi destinato all’acquisizione, al consolidamento dell’edificio e al restauro dell’antico torchio di Barbengo.

L’obiettivo è quello di conservare un bene culturale di interesse pubblico e renderlo accessibile a tuta la popolazione. L’edificio, in muratura di pietra a vista, è inserito infatti nell’Inventario cantonale dei beni culturali ed è attualmente proprietà di un privato che ha proposto di cederlo gratuitamente alla Città.

 

L’edificio, costruito prima del 1859,occupa una superficie di 79 m2 nel nucleo di Barbengo ed è in cattivo se non pessimo stato di conservazione: il suo valore di stima è di circa 25.000 franchi svizzeri.

Il tetto in coppi a spioventi è crollato nel 2009 e i muri presentano importanti problemi strutturali. Nel locale interno si conserva invece in buono stato il grande torchio a madrevite allineata in legno di castagno, noce e quercia del XVII secolo.

Il torchio occupa poco più della metà della superficie interna, limitandone il potenziale di utilizzo, ma poiché l’acquisizione del bene si inserisce in un progetto di conservazione delle tradizioni locali, con possibile utilizzo a scopo turistico, culturale e didattico, il Municipio ha espresso parere favorevole alla sua valorizzazione. La conservazione dell’antica struttura permetterà, infatti, di rafforzare l’identità del nucleo in cui è inserita.

Come avrà luogo il restauro dell’antico torchio di Barbengo?

Il restauro di tipo conservativo dovrà riportare la struttura dell’edificio al suo stato prima del crollo e il torchio al suo stato originale. Si interverrà quindi in maniera sostanziale in tutte le parti indispensabili alla protezione del monumento dal degrado dovuto alle intemperie, rifacendo il tetto e le pareti esterne, e adattando l’accesso per permettere le visite. Sarà inoltre posata una segnaletica a scopo informativo/didattico.

 

Salvo imprevisti la progettazione, le procedure edilizie e le successive opere di ristrutturazione dureranno circa un anno e mezzo.

L’Ufficio dei beni culturali, che considera il manufatto di grande valore e una delle poche testimonianze di questo tipo rimaste nel Sottoceneri, finanzierà fino a un massimo del 50% dell’importo necessario per l’intervento.

 

Il restauro dell’antico torchio di Barbengo e la messa in valore del torchio da parte della Città di Lugano conferma l’interesse dell’ente pubblico per la valorizzazione del suo passato, infatti anche a Sonvico è presente un torchio a leva – tra i più grandi del Cantone e risalente al 1582 – attualmente gestito dall’associazione Amici del Torchio.

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