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Unimore: una vetrina internazionale per l’ingegneria italiana

All’Unimore la ricerca ingegneristica si internazionalizza sempre di più avviando collaborazioni con prestigiose istituzioni scientifiche ed accademiche

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Una ricerca ingegneristica d’avanguardia, collaborazioni scientifiche con prestigiose istituzioni scientifiche ed accademiche, opportunità per favorire lo scambio di studenti, ricercatori e docenti, l’Unimore continua a tenere una posizione predominante nel panorama ingegneristico italiano.

Per far si che questi traguardi siano conosciuti, perché si sa “se una cosa non la comunichi, non hai fatto nulla” l’Unimore ha organizzato per martedì 7 luglio, alle ore 15, presso l’Aula Magna del Tecnopolo un evento dal titolo “Ingegneri Unimore nel mondo”.

Nel corso delle’evento saranno messi in vetrina e pubblicizzati i seguenti progetti internazionali di ricerca firmati Unimore:

  • Challenge Based Innovation (Cbi), realizzato in collaborazione con il Cern di Ginevra

  • ME310/Sugar, che registra come partner l’Università di Stanford (Usa).

Interverranno il rettore di Unimore Angelo Andrisano, il direttore del Dismi Eugenio Dragoni, Sergio Bertolucci direttore ricerca del Cern, Maurizio Massanelli presidente di Manutencoop Private Sector Solutions, Matteo Vignoli responsabile dei progetti Cbi e Sugar di Unimore, e gli studenti che hanno lavorato ai singoli progetti.

 Due progetti,  giunti ormai al quarto anno di realizzazione, rientrano nell’ambito dei programmi internazionali Cbi e ME310/Sugar, , e vedono coinvolti 32 studenti e una decina di ricercatori Unimore, che hanno avuto l’opportunità di svolgere periodi di soggiorno al Cern di Ginevra e in atenei di altri paesi, dalla Norvegia all’Australia, agli Stati Uniti.

 

I progetti, cosi come dichiarato pubblicamente anche dallo stesso rettore dell’Ateneo Emiliano Oreste Andrisano “Per il nostro ateneo, è sicuramente un grande motivo di orgoglio poter contare su partnership con istituzioni prestigiose come il Cern e l’Università di Stanford ed essere l’unico ateneo italiano all’interno di gruppi internazionali così importanti, dove si coltiva il meglio della ricerca nel mondo” . 

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